Oktoberfest

Ogni anno, nell’area di Theresienweise a Monaco di Baviera, ha luogo la rinomata festa della birra bavarese. Oggi l’Oktoberfest rappresenta la festa popolare più grande del mondo. Così come nella nostra epoca, è anch’essa una festa internazionale. Qui infatti si ritrovano oltre 6 milioni di visitatori provenienti da ogni dove. Ogni stand, chi più grande e chi più piccolo, appartiene alle principali fabbriche di birra che da secoli hanno la loro sede a Monaco di Baviera. I più belli appartengono alle fabbriche più vecchie e famose: Löwenbräu, Hofbräuhaus, Paulaner, Spaten, Hacker-Pschorr e Augustiner. La bellezza di questi stand deriva anche dalle belle decorazioni che ornano le pareti e dalle cameriere che vestono secondo i tipici costumi. Per tradizione della festa il sindaco di Monaco alle 12 in punto apre la prima botte di birra del nuovo anno con la famosa frase “O’zapft is!”. Sfilate carri, delle bande musicali delle birrerie trainati da cavalli , concerti , danze , gruppi del folklore locale, oltre all’animazione neglii stand fanno di questa festa une delle più grandi della cultura popolare. Ii numeri: oltre quelli dei visitatori, nei 16 giorni di durata si consumano 5 milioni di litri di birra, più di 600.000 polli allo spiedo, 380.000 wurstel, 56.000 maiali.

Un po’ di storia dell’ oktoberfest

La storia dell’Oktoberfest inizia con un matrimonio ed una corsa di cavalli. Quest’ultima ha avuto luogo il 17 ottobre 1810 su un prato appena al di fuori delle mura della città per festeggiare il matrimonio tra il principe ereditario bavarese Ludovico (che divenne poi Re Ludovico I) e la principessa Teresa di Sachsen-Hildburghausen. Si è trattato di uno spettacolo grandioso, accompagnato naturalmente da montagne di cibo e fiumi di birra di Monaco.

I monacensi ne furono così entusiasti da battezzare con il nome della sposa il prato che divenne quindi “Theresienwiese” e dal 1819 la festa fu ripetuta ogni anno. Ciò spiega perché gli abitani di Monaco e i devoti dell’Oktoberfest quando alludono alla festa parlano per lo più della “Wies’n“.

Dopo un po’ di tempo si è rinunciato alla corsa dei cavalli, ma naturalmente non alla birra. La festa fu sempre più apprezzata e sempre più visitatori venivano per assistervi, prima dal resto della Baviera, poi da tutta la Germania e ben presto da tutto il mondo.

Già nel 1860 all’Oktoberfest si registrarono 100.000 visitatori. Quasi ogni anno si stabiliva un nuovo record che raggiunse il fenomenale risultato di 7,1 milioni di visitatori nel 1985.

Nel 1897 fu eretto il primo dei “tendoni della festa” con l’obiettivo di riparare la zona del divertimento da possibili precipitazioni. La foto a sinistra mostra il tendone “Ochsenbraterei” nel 1899. La “Wies’n” diventò il centro di un numero sempre maggiore di spettacoli ambulanti e dopo poco tempo ospitò anche le prime giostre. Le “esecuzioni capitali pubbliche” presso lo “Schichtl”, il cinguettio del “Vogeljakob”, la “Krinoline” e il “Circo delle pulci” esistono ancora oggi.
Nel 1910, il primo centenario dell’Oktoberfest, fu stabilito il primo record di birra: 1.200.000 litri di birra sul Wies’n. Nel 2000 6,6 milioni di litri hanno dissetato milioni di visitatori dell’Oktoberfest

Nel 1950 Thomas Wimmer, il popolare sindaco di Monaco di allora, fondò una nuova tradizione che divenne un evento di fama mondiale: ogni anno il sindaco di Monaco apre personalmente la prima botte di birra Spaten presso il tendone Schottenhamel per dare l’avvio ufficiale all’Oktoberfest, coronando la cerimonia con il grido trionfante di “O’zapft is!” (“E’ spillata!”). Non a caso la destrezza che il sindaco sviluppa con gli anni e il numero di colpi di martello che deve dare alla botte giocano un ruolo di fondamentale importanza nel suo prestigio tra la popolazione.

L’Oktoberfest si è adattata ai tempi: ogni anno le montagne russe e le corse offrono nuove attrazioni spettacolari d’alta tecnologia; tutti gli anni la gente sale sui tavoli nei tendoni e si muove a ritmo dell’ultima musica. La Wies’n è tuttavia rimasto un luogo di secolari tradizioni. I bavaresi, ma anche alcuni visitatori stranieri, sfoggiano i loro Dirndl, vezzosi abiti bavaresi pieni di merletti e sbuffi e i caratteristici calzoncini in cuoio, mentre viene suonata bellissima musica orchestrale. Anche la tradizionale sfilata dei costumi folcloristici e dei Tiratori è la più grande e più bella sfilata storica nel suo genere al mondo.

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