Introduzione alla birra casalinga

Farsi la birra da soli può essere una delle esperienze più belle per un appassionato.

In questi ultimi anni l’homebrewing è un settore in continua crescita, testimone anche la sempre più massiccia diffusione dei prodotti dedicati a questa disciplina. Basta infatti recarsi in un ipermercato ben fornito (ma si vendono anche in alcune ferramenta) per trovare gli “starter kit” e i malti preparati, così come l’attrezzatura base, in modo che, chiunque voglia provare a farsi la birra, lo possa fare senza troppe difficoltà.

La birra, al contrario del vino, viene preparata da materie prime di origine vegetale in forma secca, pertanto la vendita delle stesse è molto più semplice e accessibile.

Per contro produrre la birra in casa è un po’ più difficile rispetto al vino, in quanto una disattenzione nel processo produttivo, come la scarsa igiene o la contaminazione ambientale, pregiudicherebbe la buona riuscita del prodotto finito; conoscere quindi le fasi di processo e cosa avviene durante le stesse è fondamentale per ottenere un buon risultato.

Cominciamo subito con una distinzione, ovvero i due approcci che possono essere intrapresi: la birra ottenuta dai malti preparati e le cosiddette “all-grain”, partendo quindi dai chicchi di malto e dal luppolo.

Kit e malti preparati. Le birre che si ottengono dai malti preparati sono ottime per prendere confidenza con la manualità, sia con la strumentazione che con la procedura. I malti preparati, come detto in precedenza, si trovano ormai ovunque quindi, avendo già un minimo di attrezzatura, ottenere la birra risulta abbastanza semplice. I malti preparati altro non sono altro che dei mosti di malto d’orzo luppolati concentrati, pertanto l’homebrewer non deve far altro che reintegrare l’acqua che è stata tolta in fabbrica (per trasportare e stabilizzare il prodotto) in modo da ottenere il mosto di birra. Una volta raffreddato, il mosto può essere trasferito in un fermentatore col lievito, e dopo un’attesa di alcuni giorni si ha già la birra. Ovviamente ciò che si ottiene non è il prodotto finito, in quanto è necessaria una rifermentazione in bottiglia e una fase di maturazione per donare alla birra la caratteristica frizzantezza.

Metodo All-Grain. Con il metodo all-grain, invece, si  presuppone una certa esperienza del mastro birraio. Qui si parte dal malto in grani e quindi si va a fare (per le prime fasi) l’esatto processo che compiono anche i birrifici più evoluti. È proprio per queste ragioni che la birra fatta in casa con questo sistema gratifica molto di più rispetto al metodo precedente.

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